da Walter Vanini, Carona (Bergamo)
Domenica sera, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in tribuna a S.Siro per seguire il derby cittadino che vedeva impegnato il suo Milan del quale ama definirsi il primo tifoso (chissà se esiste qualcosa in cui ammetta di essere secondo), ha esternato a ruota libera sui più svariati argomenti. Dopo aver parlato di politica, ha deliziato giornalisti e tribuna vip con pregevoli considerazioni sul campionato di calcio, concludendo che se lui scendesse in campo il Milan vincerebbe molto di più. Chissà cosa intendeva il Cavaliere. Che voglia sostituirsi all’allenatore Ancelotti? Ma già in passato, quando il Milan stravinceva, aveva sostenuto di essere il vero allenatore della squadra rossonera. Che intenda giocare al posto di Shevchenko? Improbabile, anche per lui. Oppure che voglia proporre una legge “ad squadram”? Ad esempio una legge che sostenga che qualsiasi squadra che giochi contro il Milan si vedrà riconosciuto solo un gol segnato su tre. Ecco quindi che il risultato di ieri non sarebbe quello ottenuto sul campo, Inter-Milan 3-2, ma 1-2. Con buona pace di quei comunisti dell’Inter.
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