di Michele Serra
Mi attaccano perché sono in sintonia con il Vaticano, dice il presidente del Senato, professor Pera, a proposito di certe polemiche toscane. Poichè la faccenda riguarda la gestione dell’azienda del gas di Lucca, se ne deduce che esiste una posizione del Vaticano sul gas a Lucca. E che lo stesso Pera se ne è fatto portavoce (Ratzinger sarà favorevole alla metanizzazione, o preferisce le bombole di propano?), finendo vittima della persecuzione laicista. L’altra ipotesi è che il Vaticano, della pur significativa questione del gas a Lucca, non si occapi attivamente. E che, dunque, la sintonia del professor Pera con questo papato non abbia la benché minima attinenza con le grane lucchesi del suddetto. E il suo dirsi osteggiato in quanto papista sia solo una divertente divagazione, peraltro molto in auge di questi tempi: da Buttiglione in giù, non si contano i cattolici ridotti a una vita catarombale per colpa della recrudescenza neo-pagana. L’idea, in fin dei conti, è molto gratificante: ogni seccante impiccio della vita quotidiana può essere promosso a nobilissmo scontro ideologico, e qualunque pirlata commessa o subita avrà l’aura del martirio. Per essere all’altezza del professor Pera, attribuirò laprossima multa per divieto di sosta all’evidente persecuzione clericale nei confronti degli automobilisti laici.
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