da Feliciano Bechelli
Non sono giornalista professionista e quindi dovrei starmene zitto. Però il modo in cui Filippo Facci giustifica il suo sciopero / non sciopero non mi convince. Anzi, mi suona ipocrita.Se uno condivide uno sciopero non lavora, se non lo condivide invece lavora. Punto. Perché è vero che Facci è collaboratore di testata, ma lui è giornalista professionista, per cui se aderisce alla protesta dovrebbe quel giorno lì non lavorare.Credo che Facci sappia bene che ci sono giornali (come quelli del gruppo Riffeser) che nei giorni di sciopero escono solamente grazie ai ricatti cui vengono sottoposti i giovani collaboratori pubblicisti. E credo che Facci sappia altrettanto bene che ci sono giornali (come quello sul quale tratta di diritti umani in Cina, oppure Libero) che non scioperano a prescindere, per motivi di bassissima polemica politica e antisindacale.
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