Nella prefazione all’ultimo libro di Marco Travaglio, il direttore dell’Unità Antonio Padellaro l’ha anche scritto: «Non credevo che Furio Colombo avesse perso il posto per colpa degli articoli di Travaglio finché la stessa cosa non stava per succedere a me». Adesso dice che quello era un paradosso, una maniera ironica per sdrammatizzare il problema. Ma è pur vero che se bisogna sdrammatizzarlo vuol dire che quel problema esiste. Padellaro si trova tra l’incudine e il martello. L’incudine sono i lettori che per la rubrica Bananas di Travaglio vanno pazzi. Il martello sono tutti i diessini ai quali Travaglio fa venire l’orticaria attaccandoli sul loro giornale. «Una cosa è certa», ammette Padellaro. «Marco Travaglio è il collaboratore più impegnativo che un giornale possa avere». Tanto da mettere a rischio la tua direzione? «Ogni volta che che mi manda un pezzo gli dico scherzando: “A causa di questo articolo mi cacceranno”». Sul sito. (csf)
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