da Muin Masri
Una missione più difficile, no? Caro Granata, ricambio la cortesia e lasperanza. Ho sempre fatto il possibile, ma spesso non basta. Anni fa scrissiuna lettera ad Arafat, fresco di accordi di pace e premio Nobel: “Caro AbuAmar… ora che ci hai traghettati e abilitati agli occhi della comunitàinternazionale, dovresti godere la tua vittoria facendoti da parte prima chesia tardi…” Lui lesse la lettera e non mi rispose. Quattro-cinque anni fa,scrissi una lettera al vostro ambasciatore e opinionista Sergio Romano:“Egregio ambasciatore, attento, a Gaza a breve ci sarà una tempesta, scrivaqualcosa, la prego.” Anche lui come Arafat, non rispose. Nel dubbio, mi sonoconvinto che non so né leggere né scrivere per questo ho ripreso gli studi.Domani magari scrivo una lettera ad Obama: “Dear Mr President, ora che hacomprato un paio di scarpe nuove, sistemato la famiglia e l’orto di casa,assaggiato il buon cibo italiano e chiamato mezzo mondo con il suotelefonino, la prego, spenga il suo blog e metta il naso fuori, faccia unapasseggiata nella nostra vita reale. Chiuda le prigioni, ci liberi e facciaritornare i soldati finché il mondo è incantato, prima che scopra che lei èsemplicemente nero e che Michelle non è per niente bella”.
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