da Paola Ragone
Non ho visto il servizio di Borrelli al TG1 sull’omicidio di Tookie. Dagli interventi su questo e su altri blog deduco che deve essere stato toccante e appassionato. Quanto al giudizio di Borrelli, riportato da Lo Chirco, non mi sembra fuori luogo e lo affianco, nel mio apprezzamento, a quello di Corradino Mineo, che nel suo servizio trasmesso dal TG3 ha concluso così: “Tookie era un leader quando fondò la banda dei Crips. In carcere si batteva contro la violenza, ma era rimasto un leader e questa alla fine è stata considerata un’aggravante. Succede in America, ma non solo”. I giornalisti devono riportare solo i fatti? E’ possibile riportare un fatto senza che nella scelta delle parole ci sia l’impronta di un giudizio? Si è mai accorto, Lo Chirco, che al TG1 tutte le scazzottate nella CDL sono “confronti” e che tutte le critiche avanzate dall’opposizione sono “attacchi”? Mineo e Borrelli almeno hanno espresso quello che pensano e non quello che altri gli hanno detto di dire. Averne di più, in televisione, di giornalisti così…
Nessun commento.
Commenti chiusi.