da Pino Granata
Nella maggior parte dei casi i gadget con i giornali non c’entrano un bel niente. L’eccezione è quando si pubblicano dei bei libri o dei bei film. Certo se Ciak insieme al giornale vende anche un bel film, non ci vedo niente di male, anzi. Stessa cosa per Amadeus che esce sempre con un bel cd di musica classica. Così come per certi bei libri pubblicati da Repubblica e Corriere. Lodevole anche la pubblicazione da parte della Mondadori dei bellissimi Meridiani ad un prezzo veramente interessante. Certo credo che anche la pubblicazione dei libri così come ha avuto un inizio deve anche avere una fine. Se poi si vendono costumi da bagno ed altri prodotti non culturali, allora siamo proprio al bazar. Comunque gli editori queste cose le andranno a pagare e sarà un prezzo altissimo. Già lo è, se pensiamo che giornali che una volta vendevano 2milioni e mezzo di copie adesso sono sotto il milione e via dicendo.E poi tu ,Claudio, che hai la tua bella esperienza , lo sai benissimo che oggi gli editori fanno i giornali non perchè possano interessare i lettori, ma solo perchè debbono attrarre gli inserzionisti pubblicitari. O no?
Ripeto: non si tratta di stabilire se il film è bello e se il libro è un classico. I gadget fanno bene ai giornali a breve e fanno male a lunga distanza. Abituano i lettori a considerare il quotidiano un portatore di altre cose e non un valore in sé. E inoltre imbastardiscono il target pubblicitario. Non c’è differenza, da questo punto di vista, fra un pettinino e un concerto di musica da camera. Entrambi fanno danno.(csf)
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