da Gianni Franchini
La Bignardi ride un po’ troppo per i miei gusti. A volte fa domande davvero incredibili (e inutili: si dice che Cucuzza sia superdotato? E allora?), ma questo è il meno. Il problema, secondo me, è che tutta l’intervista è basata sul cazzeggio, più o meno brillante a seconda dell’intervistato, ma alla fine è un po’ tutta fuffa quella che ti resta in mano. Personalmente preferisco (tra quelli fortunatamente in onda) Fabio Fazio che, quando vuol affondare è perfino spietato (guarda l’intervista ad un sempre più incredulo Follini) e Piero Chiambretti che ridendo e scherzando, ti piazza domande anche scomode e in qualche caso porta a casa pure qualche scoop. Senza dimenticare le Iene che fanno, spesso, “servizi di servizio” veramente pubblico. E’ la (triste) televisione italiana, bellezza!
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