da Massimo Puleo
“Il Ponte? Ma che, scherziamo? C’è Cosa nostra che è pronta a fare affari, c’è la ‘Ndrangheta, e poi ci sono tante altre cose da realizzare prima”. Che mai nessuno realizzerà, e che non vedo perché dovrebbero essere immuni dagli stessi pericoli. Poi una spruzzatina dell’aggettivo più abusato nel mondo, “scempio”, e tutto è sistemato. Al sud non si deve realizzare niente. Perché alla fine è bello avere a portata d’aereo una parte del territorio nazionale lasciata allo stato di natura; certo un po’ fuori mano ma molto naif. E allora facciamo così: deportiamo le popolazioni di Calabria, mezza Campania, Puglia e Sicilia da Roma in su e creiamo un immenso parco (o villaggio vacanze, fate voi) nelle zone sgomberate. Potremmo ripristinare, in certi territori, anche qualche bel villaggio trogloditico. Certo al nord si comincerebbe a stare un bel po’ strettini ma sarebbero i giusti disagi da scontare quando si vuole imbalsamare una parte del Paese. Lo facciamo? Lo mettiamo nel programma dell’Unione?
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