di Paolo Beretta
Allora, Sig. Puleo, mi spiega che ce ne facciamo del ponte ? Di un’opera monumentale che, quand’anche venisse realizzata, si ritroverebbe attaccate un’autostrada a corsia singola in perenne ristrutturazione (mi ricordo i lavori sulla Salerno-Reggio Calabria da quando è nata) e linee ferroviarie a binario unico ancora a bassa tensione, quando sia i TAV che l’ETR, per funzionare, necessitano della 15 kV. Tutto per attraversare lo stretto in tre minuti invece di 21 ed avere una capacità di 6000 auto/ora. Ma dove le prendiamo, le teletrasportiamo con l’Enterprise all’inizio del tunnel e le ripreleviamo alla fine con la Voyager ? E’ vero che altri lavori, magari, non si faranno comunque o saranno infiltrati dalla mafia ma, se devo buttare dei soldi, almeno buttarli per qualcosa che sia veramente utile. Il ponte è una cattedrale nel deserto, inutile, pericoloso e dannoso. E soprattutto è l’ultima cosa che serve, oggi, alla Sicilia.
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