da www.corriere.it
PISA – Adriano Sofri, 63 anni, è stato operato nella notte all’ospedale Santa Chiara di Pisa per una emorragia all’esofago di cui però non si conoscono le cause. Dopo i controlli, Sofri è entrato in sala operatoria e vi è rimasto oltre tre ore. Al termine dell’intervento, «tecnicamente riuscito», i medici hanno registrato un lievissimo miglioramento nelle condizioni dell’ex leader di Lotta Continua, ma la prognosi resta riservata. Decisive saranno le prossime 48-72 ore, in cui c’è il rischio di ricadute dovuto al pericolo di infezioni. LA CRISI – A quanto si è appreso, Sofri stava dormendo nella sua cella al carcere Don Bosco quando ha accusato forti dolori allo stomaco. È stato immediatamente trasferito al Santa Chiara dove è stato operato. Gli sono vicini la compagna Randy, il figlio Nicola, l’ex moglie, amici e uomini politici locali, mentre l’altro figlio Luca è atteso all’ospedale nel tardo pomeriggio. Secondo il sindaco di Pisa, Paolo Fontanelli, Sofri «era già un po’ preoccupato: ho pranzato con lui il giorno prima , ma aveva mal di stomaco tanto che ha mangiato in bianco come si fa tutti quando si ha un po’ di gastrite». IN BIBLIOTECA – Fino a ieri sera Sofri stava bene e ha regolarmente lavorato alla biblioteca della Scuola Normale nell’ambito del suo incarico fuori dal carcere cominciato a giugno. Il suo compito è quello di studiare e catalogare le ultime acquisizioni della biblioteca e in particolare i fondi Garin e Timpanaro. Il suo lavoro si svolgeva ogni giorno dalle 9 alle 19 e la sera rientrava in carcere. Negli ultimi giorni Sofri non aveva manifestato alcun problema di salute.
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