da Alessandro Ceratti
Dopo che Rifondazione aveva fatto cadere il governo Prodi non si è andati alle elezioni e si è continuato la legislatura con D’Alema e Amato. L’interpretazione più attendibile oggi, considera questa scelta un errore e fa risalire a questa circostanza la premessa che ha portato Belrusconi a vincere nella successiva legislatura. La situazione ora non è proprio la stessa, ma mi chiedo se non sia il caso di considerare di trovarsi in una condizione del tutto analoga. In fin dei conti , da allora , Rifondazione aveva saputo farsi “perdonare” e soprattutto far dimenticare quella spiacevole circostanza. Rifondazione governativa fa il 5-6% e i comunisti italiani fanno solo l’1,5%. Se Rifondazione fosse fuori non mi sembra così improbabile che si invertano le parti. Pensiamoci. E questo per testimoniare che non ce l’ho con i “comunisti” e con le istanza sociali che giustamente rivendicano. Ce l’ho con i pirla!
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