da Walter Vanini, Carona (Bergamo)
Anche in questi giorni i giornali forniscono l’ennesimo, drammatico aggiornamento del numero dei profughi che con il loro carico di disperazione e di speranze approdano sulle coste della Sicilia. Purtroppo molti non raggiungono il litorale italiano e perdono la vita in mare prima di raggiungere l’isola. I dati riferiscono che in dieci anni, le vittime sarebbero circa ventimila. Una cifra impressionante, da conflitto bellico, che dovrebbe mobilitare il mondo politico italiano. Ma la tragedia di quei poveracci non suscita l’interesse dei nostri politici. Non certo del centrodestra, visto che i profughi non naufragano sulle coste di Porto Rotondo, e nemmeno del centrosinistra, che da tempo non sa più dire nè fare nulla di sinistra. Forse potrebbe occuparsene la Chiesa. Ma è talmente impegnata a curarsi di aborto, clonazione e gay che non le si può certo chiedere di pensare anche ai poveri!
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