di Diana Guarnieri
Paolo Bonavia ci dice che i bungalow-loculi del mio paesello “presentano notevoli vantaggi, economici e funzionali, e garantiscono una qualità di vita sicuramente migliore rispetto a certi palazzoni delle famose periferie degradate”.Alessandro Ceratti, conferma: “rispetto al degrado assoluto delle nostre periferie quelle costruzioni sono un passo avanti notevole”.Un mio amico , l’unico a cui piacciono, dice che essendo stato a Londra recentemente, ha visto di molto peggio…Ma scusate, chi ha parlato di periferie ? Chi di edilizia popolare ? Castenedolo, 10.000 abitanti, a 10 chilometri da Brescia, fortunatamente non ha ancora una periferia da degradare. Ma spiegatemi perchè l’alternativa ai “bungaloculi” devono essere i palazzoni da 4 piani, con pareti in carta velina ? Suvvia, architetti , tutti quegli anni di studi e non avete altri progetti ?Caro Alessandro Ceratti, immaginiamo di abitarci in quegli alloggi. Siamo anziani , soli, o se siamo fortunati ancora accompagnati dalla nostra metà. Non abbiamo molti soldi, probabilmente la nostra pensione è la minima. Paghiamo 270 euro circa di affitto (perchè l’ affitto non è calcolato in base al reddito). La nostra casa ha la finestra che dà su quel fantastico giardino isolato che siccome è in ombra, tra un po’ non farà più erba, ma muschio. Non sentiamo nè il chiasso nè i sussurri dei vicini. Non sentiamo e non vediamo proprio niente. Siamo praticamente soli, il che alla nostra età non mi sembra il massimo…Tra l’altro vorrei vedere le condizioni di tutto quel legno tra qualche anno. Naturalmente non sono architetto…per quel che vale.
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