da Serafino Brighenti
Freda, sprizzando la sicumera tipica dei comunisti “old fashion”, dà del pirla a tutti quelli che non la pensano come lui e quelle nomenklature che tanti danni hanno prodotto nel secolo scorso, in nome di quella che venne impropriamente chiamata dittatura del proletariato, ma fu invece solo la dittatura di alcuni prepotenti, fanatici e furbetti che, in nome del proletariato, si erano appropriati di posizioni di privilegio e ne abusavano a piene mani. Chi davvero amasse il popolo e per esso si battesse, non si permetterebbe mai di usare i toni da superuomo, perfettamente duali a quelli del nazismo, che Freda inalbera, incurante che la storia abbia smentito tutti coloro che ritengono che le masse siano meglio degli individui che le compongono. Le masse diventano tali quando gli individui smettono di ragionare in proprio, irretite dal leninista o dal fascista di turno. Personalmente ritengo che i “profeti” della sinistra becera siano deleteri quanto o più dei forzaitalioti, ma ho speranza che alla fine saranno le persone sagge come Cofferati a prevalere. Ossia coloro che sanno ancora interpretare le aspettative degli individui.
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