da Gianluca Freda
Dice Rocchino che nel mio post manca la spiegazione delle premesse attraverso le quali si è arrivati alla (meritatissima) sconfitta della sinistra del 2001, che ha consentito alla destra di sfasciare il paese. Rimedio subito: le premesse le pose Prodi, con il suo immobilismo, con la sua politica di compromesso con la destra che finì per disgustare gli stessi elettori che lo avevano portato al governo; le pose Violante con il suo sdoganamento dei “ragazzi di Salò”; le pose D’Alema con la promessa, fatta sottobanco a Berlusconi, che le sue TV non sarebbero state toccate; le premesse le posero la rivalutazione della guerra, il servilismo verso gli Usa, gli attacchi ai diritti dei lavoratori, le leggi razziali contro gli immigrati; le premesse furono poste da un centrosinistra stolido e traditore, che passò un’intera legislatura a lodare, rivalutare e rafforzare un Berlusconi che pareva finito e a distruggere la stessa identità politica che sorreggeva la propria coalizione. I comunisti di Bertinotti tentarono coraggiosamente di fermare il suicidio della sinistra, uscendo dal governo. Non ci riuscirono, ma li ringrazio ancora per averci tentato, e per essere rimasti l’unica sinistra italiana ancora vivente.
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