da Gianluca Freda
E’ fin troppo facile far notare a Serafino Brighenti – e a Carla Bergamo che sottoscrive il suo pensiero – che le “persone sagge” come Cofferati sono quelle che hanno ridotto le città come Parigi – o come Los Angeles – a campi di battaglia, rifiutandosi di affrontare i problemi degli immigrati con le politiche sociali, e ricorrendo ai metodi spicci del menefreghismo, dell’emarginazione e della repressione. Chirac, quando era sindaco di Parigi, utilizzò metodi simili, e oggi ne stiamo rimirando i risultati. Tutto per accontentare il fanatismo razzista dei loro elettori, i quali, si noti bene, nella scala sociale sono appena un gradino al di sopra dei poveracci che oggi chiedono di bastonare. Una volta normalizzata la politica della mazzate, i prossimi a prenderle potrebbero essere loro, quando protesteranno contro inceneritori e linee ad alta velocità costruiti vicino casa. O quando scoppierà la prossima rivolta degli immigrati. Sempre la stessa storia: se i poveri non fossero così stupidi da farsi la guerra tra loro, probabilmente non sarebbero poveri.
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