da Giorgio Salvatori
Guiotto, riproponedoci quella “Matrix” dove è apparso il B che si proclama pacifista, conclude trionfalmente rampognando “voi” che credete gli italiani tutti dei dementi, ecc..A me invece sembra che la cosa apra un’analisi , se CSF me la passa, “epistemologica”: su quali elementi va giudicato l’uomo (per dire) Berlusconi? L’essere è aduso alla bugia- Travaglio gliene contò ottanta nell’intervista da Vespa- essendogli la cosa indifferente e forse inconscia. Gli unici conti che fa con logica calzante, è evidente, sono quelli sui suoi affari. Per cui, applicando le regole del dire comune, si potrebbe al più concludere che il soggetto dice tutto e il suo contrario. Dunque il suo dire non può essere oggetto di giudizio vero/falso. Ma per quanto ci riguarda, questo è il punto, oggetto di giudizio deve essere soprattutto ciò che fa, o non fa, ciò che ha combinato, come si comporta.
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