da Virgilio Mancini
Stando a quanto risulta dai documenti ufficiali di bilancio delle forzearmate Usa, del Dipartimento della difesa e del Congresso degli Stati Uniti,lo Stato italiano paga ogni anno il 37% dei costi delle basi e delle truppeamericane di stanza nel nostro paese. Nel 2002, ad esempio, i contribuentiitaliani hanno partecipato alle spese militari americane per un ammontare di326 milioni di dollari. Una parte della somma è stata versata in denaroliquido, il resto sotto forma di sgravi fiscali, sconti e forniture gratuiteche riguardano trasporti, tariffe e servizi ai soldati e alle famiglie. Lastragrande maggioranza dei pagamenti nascono da «accordi bilaterali» traItalia e Stati Uniti, mentre solo una minima parte viene dalla divisionedelle spese in ambito Nato. I pagamenti a Washington, tra l’altro, nonfiniranno nemmeno se le basi dovessero essere chiuse, come sta per accaderealla Maddalena, in quanto negli accordi esiste una clausola chiamata“Returned property – residual value”, che prevede un indennizzo per le«migliorie» apportate. Piccola osservazione: se la guerra fredda poteva (forse ) giustificare una parziale perdita della nostra sovranità nazionale,ora che questo pericolo non esiste più, non sarebbe il caso che questiparassiti si togliessero definitivamente dalle palle?
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