Cosa strana per uno che non guarda quasi mai la televisione, l’altra notte mi sono soffermato a guardare Economix attirato, debbo confessarlo, soprattutto da Myrta Merlino. Così mi sono beccato Tremonti che insultava il prof Tito Boeri. Lo insultava gratuitamente, senza motivo ma solo perché Tito Boeri aveva la gravissima colpa di non pensarla come Tremonti. La cosa faceva un po’ schifo ma io ero contento lo stesso perché attribuivo il comportamento di Tremonti a un sui nervosismo da prossima sconfitta. Leggo ora il seguito della faccenda sul Riformista. “Il meglio, o il peggio, Tremonti però lo ha dato quando si sono spente le luci in studio, a registrazione terminata. Letteralmente infuriato, si è alzato dalla sedia e secondo i testimoni si è rivolto alla Merlino e a uno degli autori del programma, Antonio Calabrò, direttore di Apcom, in questo modo: «Siete le persone più scorrette che abbia mai incontrato, me la pagherete personalmente e professionalmente. La vita è lunga e io non dimentico nulla». Avviatosi poi verso l’uscita, Calabrò e Nunzia Penelope, altra giornalista che lavora al programma, un po’ sbigottiti per le minacce e gli insulti ricevuti, lo hanno inseguito per tentare di chiarire la vicenda e a quel punto Tremonti ha chiuso la pratica con un veemente «mi fate schifo e me ne vado».Continua il Riformista: “Qualche ora dopo la registrazione (la puntata poi è andata in onda regolarmente nella notte di venerdì su Raitre, anzi con un quarto d’ora in più sul tempo previsto, grazie alle insistenze di Minoli e Merlino con il direttore di rete, Paolo Ruffini, per non incorrere anche nell’accusa di censura da parte di Tremonti) c’è stata anche una coda parlamentare. Nel senso che, informato dell’accaduto, il capogruppo di FI in commissione di Vigilanza, Giorgio Lainati, che da qualche giorno si sta distinguendo in una serie di attacchi a tutti i programmi di Raitre (manca solo Alle falde del Kilimangiaro) ha chiesto una copia della cassetta per fare una visione preventiva, rifiutata. E il tormentone prosegue. Il ministro del Welfare, Roberto Maroni, doveva essere infatti l’ospite della seconda puntata, che andrà in onda venerdì prossimo. Dapprima ha accettato, poi l’altro ieri ha disdetto con la stessa motivazione tremontiana: «Io con Boeri non ci parlo».Prof, non preoccuparti, parla con noi, (csf)
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