da Alberto Arienti
Ha ragione Carla Bergamo, il diritto alla vita spetta innanzitutto a chi giàci sta in questo mondo. Il fatto è così di un’evidenza che mi stupisce ilfatto che Ceratti non lo capisca. E diritto alla vita vuole dire anche vitadecente, possibilmente. E vita decente vuol dire, per prima cosa essereaccettato dai genitori e non mollato in un istituto a languire. Hoconosciuto madri incapaci di esserlo (sono ricordi d’infanzia relativi adalcuni miei amici) e che probabilmente NON volevano esserlo, ed hoconosciuto la sofferenza di bambini che erano respinti, magari con sorrisi oregali (…)
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