da Gianni Guasto
Da anni sto facendo una privatissima campagna di restituzione all’edicolante degli allegati inseriti tra quotidiani che compero tutte le mattine. Cercano di rifilarmi di tutto: ivi compresi certi settimanali di pettegolezzi che mi vergognerei a tenere in casa. Ma anche per le pubblicazioni interessanti ci sono limiti spazio; inoltre, il tempo da dedicare alla lettura è quello che è, e ci sono priorità assolute. Quindi le quintalate di carta che ci vengono rifilate, possono essere smaltite direttamente dal giornalaio edall’editore, anziché passare intonse dalla mia macchina al cassonetto della spazzatura. Che siccome io tento di fare la raccolta differenziata, mi tocca anche spacchettare il tutto (a proposito: ma perché l’Espresso ha tra gli inserti anche la riproduzione in scala 1:1 della propria copertina? E’ un astuto marchingegno pubblicitario? È un sogno borgesiano dell’editore?), e andarmi a cercare il cassonetto della carta e quello della plastica, che non sono sempre lì, a due passi.
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