di Paolo Bonavia – Lugano
La signora Diana non ama i progetti dell’architetto Camillo Botticini. Mi dispiace. Di fronte a veri scempi queste architetture sono frutto di un lavoro serio da parte di persona colta (e probabilmente giovane). Le “Teppichsiedlungen” erano materia di studio fra il 1964 e il 1970, quando mi sono diplomato a Zurigo, e nel nord dell’Europa erano abbastanza diffuse. Presentano notevoli vantaggi, economici e funzionali, e garantiscono una qualità di vita sicuramente migliore rispetto a certi palazzoni delle famose periferie degradate. Purtroppo non mi basterebbero cinquemila battute per spiegarmi in modo comprensibile.
Sarà che siamo ignoranti, ma al primo sguardo io ho detto: un cimitero (csf)
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