da Muin Masri
Mi arrendo. E senza condizioni. Vorrei fare l’ostaggio dell’esercito del bene. Prima, con le c.d. ronde verdi, cambiavo spesso percorso per timore di incontrarli: la maggiore parte delle loro milizie è formata o da pensionati over settanta con il cuore a pezzi e, dopo ogni assalto, la possibilità d’infarto è dietro l’angolo per cui, oltre ad essere presi da loro, c’è il rischio di essere incriminati per omicidio. Oppure sono giovani che ho visto crescere e, sicuramente, ho ballato con le loro compagne nelle sagre di paese, quindi l’imbarazzo è di entrambi. Ora, con il fantomatico esercito del bene, è tutto cambiato. Sono dei giovani di bella presenza, colti e capeggiate da una coi capelli rossi e le cosce lunghe, una sorte di Kill Bill dei poveri, predicano l’amore, la libertà e i festini. Non ho altra scelta, mi arrendo, anzi, mi offro volontario per fare l’ostaggio. Di seguito vi lascio miei recapiti, venite, vi prego, a torturarmi, lentamente. Dove non importa, nel letto di Putin o di Napoleone.
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