da Alessandro Ceratti
La circostanza è talmente evidente che non viene neppure voglia di parlarne, si ha la sensazione di dire ovvietà. Che i tempi siano buissimi è un dato di fatto. Richiamo l’attenzione su un dettaglio, che da solo costituisce la prova provata del controllo assoluto dei media. E’ normale che ogni tanto si cambi il direttore del Corriere. E’ normale anche che si cambi ogni tanto quello del Sole 24 ore. Lo stesso dicasi del TG1. Ma quando tre direttori delle più importanti testate giornalistiche italiane vengono avvicendati simultaneamente è evidente che c’è sotto un disegno complessivo. Un disegno che nessuno, in una democrazia, dovrebbe essere in condizioni di realizzare.
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