da Paolo Cape’
Caro Serpieri, provo a rispondere a tono. Primo: è vero che oggi è legale portare soldi all’estero, ma solo se lo si fa attraverso un intermediario autorizzato (ad esempio una banca; e così si lascia la traccia) e solo se nella dichiarazione dei redditi si segnala il conto di cui si è titolari; altrimenti è vietato, e si ti beccano si pagano sanzioni varie. Secondo: sarà anche una chimera penetrare il segreto bancario svizzero, ma (ribadisco) se l’Amministrazione delle Finanze trova il classico tipo che dichiara pochissimo e fa una vita da nababbo, gli fa un accertamento sui redditi degli ultimi anni, il tizio oppone la sua bella dichiarazione di aver usufruito dello scudo fiscale e l’accertamento si ferma. Voglio dire che per accertare che il Sig. Tizio con i soldi in Svizzera ha avuto un reddito ben superiore a quello dichiarato (e quindi fargli pagare tutto con interessi e sanzioni) non occorre trovare materialmente i soldi. Quindi, alla fin fine, anche lo scudo fiscale non è poi così diverso dagli altri condoni. E a me, personalmente, fa schifo (sia che lo faccia Berlusconi, sia che lo faccia chiunque altro).
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