da Alessandro Ceratti
Stavo per incominciare a scrivere una lettera in cui esprimevo la mia preoccupazione vivissima riguardo agli incontri papali in particolare quello con la Fallaci (poi c’è anche quello con i lefevriani). Poi invece vado a tagliarmi la barba e davanti allo specchio mi viene in mente un’interpretazione molto più ottimistica degli avvenimenti. E se Benedetto XVI si fosse incontrato con la Fallaci per farle una ramanzina? Per ricordarle che, se si vuole fare riferimento alla cristianità, a Gesù Cristo, si devono parlare parole d’amore e non di odio e di risentimento? La cosa non mi sembra peregrina, il papa è consapevole che le paginate della Fallaci sul Corriere possono creare una corrente di pensiero perniciosa. E quindi il pastore chiama la pecorella che si era allontanata dal sentiero e le mostra la retta via. Mah, speriamo di averci preso.P.S. Devo dire che un po’ mi preoccupa il modo di Claudio di chiamare il papa, manco fosse un bombardiere americano. Che nel suo subconscio Claudio così lo percepisca?
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