da Antonio Soro
La mia modesta esperienza di vita mi suggerisce che, se esiste una verità, essa è sempre nel mezzo; il resto è sogno. Se partiamo dalla constatazione che una camomilla cura l’insonnia e un pò di prugne facilitano l’evacuazione, allora possiamo dire che in una misura sperimentalmente verificata sì, l’omopatia funziona. Quanto a chi sostiene, ad esempio, che con la alohe o altre piante si potrebbero curare malattie genetiche o altre patologie che spaccano il cervello a ricercatori geniali, credo si debba riconoscere allo stato attuale che sì, sarebbe possibile: basterebbe prendere le erbe naturali, scomporne i costituenti nelle molecole fondamentali e ricombinare queste in modo da ottenere nuovi composti; in pratica, trasformando le erbe in nuovi farmaci che ancora non esistono: pastiglie, sciroppi o quant’altro sarebbe necessario. Al momento, questa sembrerebbe l’unica strada perché l’omeopatia possa funzionare con varie malattie…
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