di Silvia Palombi
Caro Calori magari avessi potuto crescere imbambolata e protetta dagli agi. I miei vent’anni sono stati caratterizzati da: a) uno stipendio paterno che non bastava mai perche’ il genitore, rappresentante sindacale, scioperava di continuo, e faceva bene a farlo, per lo statuto dei lavoratori; ricordo periodo in cui non avevo i soldi per il biglietto del tram; b) l’attivita’ politica in una milano che certo non era il giardino di Arcore, o Macherio, insomma dove vive la bambolona. Chissa’ che fesserie avrei dichiarato a csf a quei tempi ma almeno avrei dato l’impressione di tenere i piedi per terra. Comunque, poiche’ e’ meglio prevenire che curare, per non sentirmi dire che sbaglio a pensare che solo chi cresce nelle difficolta’ si evolve (pero’ e’ facilitato, mi creda) le rivelero’ che molti amici miei, anche assai agiati, erano dotati di pollice opponibile e avrebbero fatto miglior figura. Un solo insormontabile difetto: eravamo tutti di sinistra. D’altronde non si puo’ avere tutto: la botte piena e la moglie ubriaca ce l’ha solo il cavaliere.
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