da Antonio Soro
Non ho frequentato la scuola steineriana, ma il metodo appare mirato a non trascurare alcun aspetto della persona, e in sé mi pare più che positivo.Discutibile è l’antroposofia del Fondatore, basata su un dualismo corpo-spirito (con molte assonanze riecheggianti le concezioni del Buddhismo tibetano) tutto da dimostrare, e su deduzioni cavillose, poiché si pretende di giungere a una conoscenza teosofica con un metodo scientifico, utilizzando credenze non dimostrabili sulle influenze nel mondo umano del ‘sopra-sensibile’. Insomma, è una buona scuola. Ma forse un buon libro di Chesterton con la sua dose di ironia e una partita di tennis due volte alla settimana possono fare molto di più e aprire la mente a cieli ancora più alti di quelli della ‘iniziazione’ steineriana.
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