da Pier Franco Schiavone, Milano
Non so quali titoli abbia il sig. Beretta per giudicare paracarri degli scienziati insigni e dei premi Nobel. Questo modo di esprimersi mi rende ancor più scettico sulle medicine alternative. C’è gente che dedica l’esistenza alla ricerca ottenendo risultati, PROVATI, che migliorano la qualità della vita dell’umanità e noi, per contro, consideriamo che il loro giudizio sulle cose di scienza non conta. Il fatto è che sulla medicina, che si occupa del nostro malessere, tutti pretendono di dire la propria ma nessuno si sogna di contraddire la teoria dei quanti o immergersi in discussioni di astrofisica con la Hack. Gli astrologi, per esempio, l’accusano di chiusura mentale ma non entrano nel merito scientifico. Perché? Semplice, non ne capiscono una mazza lippa. Guarda caso nessun santone indiano e nessun praticone cinese (ma in Cina e in India ci sono anche fior di scienziati) ha mai elaborato una teoria sulla curvatura dello spazio-tempo e sulla relatività, mentre, grazie a Newton, a Galileo, a Gregorio Ricci Curbastro e a molti altri, c’è riuscito Einstein, un oscuro ometto tedesco, dietro casa nostra.
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