da Michele Lo Chirco
Questione Ruini: il card. può dire quello che vuole per difendere l’immagine dell’Azienda che rappresenta, questo mi pare fuor di dubbio, e se ne assume ogi responsabilità. Le sue intromissioni nella politica nazionale, del resto, fanno da contraltare a quanti, da laici, vanno predicando maggior apertura della Chiesa verso il sacerdozio delle donne o del matrimonio dei sacerdoti o l’utilizzo del preservativo, ad esempio. Quello che mi stupisce, caro il mio militesente CSF, è che anche da sinistra si levino cori di disapprovazione per la contestazione di cui è stato bersaglio il porporato. E’ evidente l’intento di tenersi care le gerarchie ecclesiastiche e i milioni di voti che ad esse guardano trepidanti. Mi sarei aspettato un pizzico di intraprendenza in più, ma il dinamismo non è virtù della classe politica italiana.
Caro Michele, su questo episodio non sono d’accordo con Prodi. Non bisognava chiedere scusa di niente a Ruini. Se uno fa i comizi è diritto di tutti fischiare. Il fischio è un diritto. I cardinali non hanno nessuno schermo protettivo (csf)
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