CONTRORDINE di ALESSANDRO ROBECCHI (da Paola Bensi)
Non sarei così sicuro, come ostentatamente si mostrano tutti, sul fatto che la vicenda Fazio-Bankitalia danneggi l’immagine dell’Italia. Credo invece che presso i comici di tutto il mondo, gli scrittori satirici, i clown da circo, gli architetti di paradossi e persino tra gli esegeti più o meno interessati dei linguaggi del potere, stiamo guadagnando parecchi punti. Perché il paradosso di Palazzo Koch è davvero formidabile, e la parabola del banchiere di Alvito, pio e devoto come pochi, si avvia a diventare degna di narrazioni bibliche, di un’aneddotica che supera i confini delle banche, dell’economia, della politica, per diventare strabiliante metafora delle contorsioni del potere. Attenzione non della pochezza del potere, ma della «tantezza» del potere. CONTINUA…
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