da Silviano Forte
Caro Claudio SF, come tutti i genii di questo mondo, anche io sono un imbranato. Si, proprio imbranato. Non nel senso che, prossimo alla boa dei settanta, io sia già nel pieno complesso del rinco, ma quasi. Ecco, mi salva quel quasi: quindi, ritorno nella morma per dirti che dopo lunghe ed estenuanti ricerche, ho visto l’inizio del tuo sito e la bella immagine che ne è l’incipit. Sarebbe uno dei tanti scatti che la fortuna offre ad un fotografo, se non fosse per una consecuzio tutt’altro che incidentale. Infatti, si tratta di un bambino su una gradinata che alla faccia dell’ombrello posto in testa al soldato appostato con tanto di fucile in mano, libera quell’enrgia che da sola, attraverso una ipotetica risata sistema le intemperanze, si fa per dire, che i violenti di tutto il mondo amano manifestare. Nel caso, però, non si tratta di una semplice risata, ma di una limpida, innocente ma significativa pisciata gaudiosamente centrata sull’elmetto del soldato. Potevo dirlo in poche righe, ma il piacere che mi hai dato con quella foto-simbolo, mi ha fatto debordare. Forse.
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