da Antonella Borgini
o ho dei rimorsi. Invadenti per me e insignificanti per gli altri forse. Ho il rimorso per non aver dato gli spiccioli alla solita zingara anche se poi è sempre diversa, ho il rimorso per parole di gratitudine non dette e per quelle cattive urlate, ho il rimorso perchè non sempre sono una buona mamma, sorella, amica e via dicendo. Ho il rimorso per certe posizioni incerte che nelle discussioni con gli amici mi fanno sentire a destra anche se io lo so che sono di sinistra. Ho il rimorso perchè mi sono spesa poco nell’impegno dei comitati e delle assemblee e molto, moltissimo nell’educare i miei quattro figli, anzi tre, l’ultimo non l’ho fatto io, me lo hanno affidato è così che sono diventati quattro. C’è il rimorso per non essere all’altezza di tutte queste vite da rispettare che mi si sciorinano a colazione tutti i giorni con le domande facili facili a cui è sempre più difficile dare risposte. Esiste il rimorso per i rimorsi? Morucci e Rossi, auspicabili rimorsi e comprensibili rancori. Vaglielo a spiegare a quei quattro. Non avendo legna da spaccare, vado a preparare la cena, non c’è come nutrire la propria famiglia per tornare serena.
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