da Sergio Mancini
Non sapevo che Guia Soncini non portasse collant, né dubitavo che le sue mutandine fossero in ordine come e più del salotto di Camilla Cederna, ma io dicevo solo che Soncini all’inizio della sua collaborazione con il Foglio faceva la Bridget Jones, la sfigata spiritosa, la signorinella con un fidanzato terribile e, ben più di una volta, i collant apparivano nelle loro varie forme nei gustosi e sapidi articoli di Soncini per il Foglio. Molto meno invece le mutandine, così poco interessanti nel loro ordine, per noi feticisti della prima ora.
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