da Gianluca Freda
Con tutto il rispetto per Di Pietro, per Ceratti che (meritoriamente) fa propaganda al partito a cui è iscritto e per l’importantissima questione morale, devo dire che Italia dei Valori ha cessato da un pezzo di essere il mio secondo partito preferito, viste le sue posizioni sull’immigrazione. L’ultima goccia è stata l’intervista a Di Pietro pubblicata sull’Espresso della scorsa settimana: “L’immigrato clandestino è illegale, ha violato le regole, deve essere espulso”. Con una sola frase, Di Pietro ha rivelato il suo dna populista e xenofobo, mostrato disprezzo per il diritto d’asilo e per la Costituzione che lo prevede, equiparato moralmente l’illegalità alla disperazione; e, quel che è peggio, ha mostrato una terribile impermeabilità ai sentimenti di giustizia e solidarietà umana, senza i quali qualsiasi progetto moralizzatore diventa vendetta pura, non possiede più un’anima, né un beneficiario.
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