da Vittorio Grondona – Bologna
Devo essere proprio grave. Le mie letture preferite sono i fumetti di Tex Willer, i copioni introvabili di scenette di avanspettacolo anni ‘40/’60, le favole e una scorsa ai giornali. Durante la lettura è obbligatoria una musica di fondo. Una volta leggevo anche i gialli, poi mi sono accorto che nella maggior parte dei casi leggendo le prime pagine e le ultime non perdevo nulla di emotivo tralasciando tutta la parte centrale del racconto. L’assassino era quasi sempre un emerito sconosciuto che nella vicenda appariva solo di sfuggita. Una presa in giro, insomma. Praticamente era come leggere oggi gli scritti di Oriana Fallaci, mi bastano le prime tre righe e so già tutto il resto.. M’aggia cura’?…
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