da Claudio Urbani, Roma
“I soldi per gestire l’emergenza non mancano”. Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, boccia l’idea del Pd di accorpare elezioni e referendum e di destinare i soldi che si risparmierebbero alla ricostruzione in Abruzzo. “Tanto per cominciare – obietta il ministro – non si tratta di 460 milioni, come si dice, ma di 173, perche’ ci sono spese, come quelle per la stampa delle schede, che vanno sostenute anche in caso di accorpamento. E’ una bella cifra, non c’e’ dubbio, non sono bruscolini, ma non abbiamo un problema di risorse per gestire l’emergenza”Ancora una volta c’è chi antepone gli interessi politici, la Lega non vuole accorpare il referendum per farlo fallire non raggiundo quorum, non ascoltando la volontà popolare, agli interessi sociali. Se 173 ml risparmiati non servono e non sono utili per la catastrofe in Abruzzo, perché chiedere contributi e aiuti?
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