da Isabella Guarini Caro CSF, ha ragione Pino Granata quando scrive che siamo poco attenti alle problematiche della vecchiaia, scaricandone le responsabilità sulle istituzioni pubbliche. In questo modo si finisce con l’acclare il ruolo assistenzialistico degli enti pubblici, che, per questo, devono erogare sempre più tasse. Un sistema perverso che, a mio parere, tende alla degenerazione, sia in termini economici, che di relazioni umane tra genitori e figli , o altro. Ma vorrei aggiungere un altro argomento di riflessione ereditato da mio nonno: “la buona vecchiaia si programma in gioventù”. Come? In verità non ho la ricetta, perchè le condizioni variano da persona a persona, ma segnalo la regola della buona compagnia, ovvero evitare le persone moleste sin da quando si è giovani per non trovarsele intorno nella vecchiaia.
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