da Pino Granata
Non capisco questa mancanza di comprensione per ciò che Carla Bergamo scrive. Lei è confusa , come del resto lo sono anch’io e molti altri, e fa delle domande. Vorrei che tutti le rispondessero con civiltà, senza ricorrere agli insulti. Capisco anche che in previsione di un suo ritorno in Italia la Bergamo si faccia delle domande ed abbia un certo timore di cosa andrà a trovare. Mi viene in mente il periodo in cui vivevo parte della mia vita a Los Angeles. Parlando con degli Angelini, dissi loro che avrei dovuto andare in Israele a trovare dei parenti di mia moglie e che avevamo rinunciato al viaggio in quanto pensavamo che ci fossero dei pericoli. Gli Angelini mi risposero quasi all’unisono con un altra domanda: più pericoli che a Los Angeles? Ora Carla Bergamo vive a San Paolo del Brasile, una città con un tasso di criminalità da far paura e dove ogni giorno cinquecentomila bambini orfani si riversano sulle strade in cerca di una sopravvivenza difficile e quasi impossibile. La situazione non è migliore, a quanto leggo, a Rio o in altre parti del Brasile. Carla se lei è riuscita a sopravvivere a San Paolo, sopravviverà sicuramente in Italia. L’aspettiamo a braccia aperte.
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