S’avanza la Populorum regressio
C’è molta attesa per la prima enciclica di papa Ratzinger, in preparazione in questi giorni di vacanza in valle d’Aosta. La stesura è stata fin qui rimandata per problemi tecnici: non si riusciva a trovare un computer con i caratteri gotici. Con un gesto molto apprezzato in Vaticano, il Museo Nazionale del Fumetto ha fatto dono al pontefice della speciale tastiera usata da Bonvi per il lettering di Sturmtruppen, sbloccando la situazione. Teologi e allibratori, in stretto contatto tra loro, cercano di indovinare l’argomento trattato. Questi i temi più probabili.Contro Darwin Una dura confutazione dell’evoluzionismo, però utilizzando categorie molto innovative: secondo Ratzinger, è la scimmia che discende dall’uomo, del quale rappresenta il ramo degenere. Alcuni cavernicoli panteisti, che adoravano cose assurde come le angurie e gli spiedini di cinghiale anziché il Dio Unico Korkababuk, per punizione divina furono trasformati in gorilla. Di lì la teoria ratzingeriana del de-evoluzionismo, che è il contrario esatto del darwinismo: all’alba dei tempi, l’uomo uscì già a immagine di Dio, in giacca e cravatta e con la valigetta ventiquattrore, ma poi iniziò a regredire e presto, se non tornerà sulla retta via, si trasformerà in protozoo o addirittura in cane pechinese da compagnia, notoriamente l’anello più basso e detestabile della catena della vita.Contro il rock È nota l’idiosincrasia di questo Papa per la musica rock, non per caso smascherata da alcuni demonologhi come veicolo di messaggi satanici. In un rapporto riservato consegnato a Ratzinger nei mesi scorsi, si sostiene che ascoltando al contrario il 45 giri di ‘Be bop a Loola’ si ode distintamente la frase “se non ti levi immediatamente il reggipetto, stasera guardo le finali del baseball in tv”. In opposizione a questa moda degenere, il Papa pensa di organizzare un grande Live-Aid alternativo: 12 ore di canti gregoriani e di cantautori di ‘Radio Maria’ in play-back, con raccolta di fondi per annullare il debito dello Ior.Contro Galileo Anche volendo ammettere che la Terra giri attorno al Sole, si tratta di decidere se questa evidente stortura vada accettata o rifiutata. Poiché le Scritture non ne fanno cenno, va rifiutata, e bisogna vivere “ut Sol gireatur circum Terram”, come se il Sole girasse attorno alla Terra, secondo la definizione di Marcello Pera. Nel nuovo catechismo verrà introdotto un apposito capitolo sulle conseguenze dottrinarie che il geocentrismo avrà nell’uso delle creme abbronzanti. Contro il relativismo etico La nuova enciclica si chiamerà ‘Giovedì gnocchi, venerdì pesce’, e si propone di ristabilire l’ordine della tradizione al disordine del relativismo, a cominciare dal ripristino del digiuno, del cappello da prete e delle sberle in canonica durante i corsi per cresimandi. Nuova impostazione anche per il dialogo interreligioso, al quale Ratzinger tiene moltissimo: gli esponenti delle altre religioni potranno presentare domanda di conversione all’apposito sportello, presentandosi ginocchioni sui ceci. Necessario che si adeguino alle indicazioni di Pera, che si raccomanda di “esistere come se Dio vivesse”.Sacerdozio femminile La nuova enciclica ‘Chi dice donna dice danno’ contiene importanti aperture alle donne. Il ruolo di perpetua verrà finalmente istituzionalizzato con una investitura religiosa in piena regola, nella quale il parroco consegnerà alle novizie una ramazza consacrata e un tegame benedetto. Le donne che considerino ancora ancillare e subalterno il loro ruolo nella Chiesa latina, e lo ritengano il frutto di una società patriarcale e maschilista, potranno consolarsi, come spiega bene Pera, “vivendo come se la Svezia non esistesse”.Contro il marxismo Non si sa ancora se si chiamerà ‘Populorum regressio’ o ‘De rerum vecchiarum’, ma certo conterrà la denuncia delle false teorie progressiste e la raccomandazione di tornare alla società tradizionale armoniosamente divisa in classi sociali bene ordinate, riflesso diretto dell’ordine celeste e della distribuzione delle cabine sulle navi da crociera. Bisogna vivere, secondo l’accezione di Pera, “come se il conto in banca esistesse”.
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