da Carla Bergamo
Vedo che si continua a disquisire sul benedetto pane, simbolo dell’infanzia intrisa di cattolicesimo degli italiani. A prescindere dal fatto che, ripeto, il pane del fornaio non ha praticamente valori nutritivi, non è che non va buttato, si deve comprare lo stretto necessario, visto il prezzo. Ma perchè tutto questo cianciare sul pane e non parliamo altro cibo, acqua, oggetti che si buttano senza pesi sulla coscienza?Non è “non buttando” che ci si lava la coscienza o si salva il mondo, credo sia un po’ più complicato, è lo stesso concetto di non desiderare le famose 20 paia di scarpe ma accontentarsi di 10.E per quanto riguarda i bambini adottabili: in fondo, quanti sono disponibili a un simile gesto di amore, di generosità? L’amore, l’affetto, l’educazione, non hanno sesso, nè anagrafe. Ci sono bambini che nascono ‘naturalmente’ da una madre abbandonata dal partner, e nessuno si sogna di obbligarla ad avere un uomo accanto e nessuno puó intervenire (almeno spero) se poi vive con un’altra donna. E se sono due sorelle? Si può? O due fratelli? E quei bambini troppo grandi per essere “voluti” da una copia etero, devono continuare a stare in istituto o per strada pur di non essere affidati a coppie che ne so, gay? Lo scopo fondamentale deve essere quello di dare una vita migliore al minore, e forse basterebbe un po’ di saggezza in più.
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