da Anna Longo, Roma
Pochi giorni fa a Rimini un ragazzo di 19 anni, a cavallo di uno scooter d’acqua, stava per staccare la testa al suo fratello gemello. E la domanda torna a ogni estate: perché mai nell’acqua dove facciamo il bagno, perfino ai limiti delle riserve, possono esibirsi quei mostri pericolosi, inquinanti, rumorosi, insolenti? Secondo la legge 172 del 2003 le moto d’acqua possono viaggiare a oltre 200 metri dalla riva, ci vogliono 18 anni per guidarli ma non la patente nautica. I corridoi d’ingresso possono stare dovunque, a meno che il Comune non li escluda esplicitamente. E allora, Popolo dei bagnanti e tutti voi che amate laghi e mare, leviamo la nostra voce sopra il rombo dei motori! Chiediamo che sia cambiata la legge. Che si ribalti il principio. Anzichè permettere tutto, vietare tutto, salvo eccezioni. Consentire i corridoi di ingresso solo dove gli orrendi siluri non minaccino né disturbino gli umani a mollo, nonché gli animali e i vegetali protetti. Insomma, che si creino specifici luoghi di esercitazione per i go-kart d’acqua, così come di fatto è per gli analoghi ronzanti motoracci di terra!
Anna Longo è una giornalista del Giornale Radio Rai che da tempo si batte contro i mostriciattoli che inquinano acusticamente e rendono pericolose le acque dei nostri mari. Ha già realizzato alcune interviste sul tema con Sgarbi, Maggiani, Pratesi e Cacciari. Bisogna darle una mano. Non so ancora come ma in qualche maniera faremo. (csf)
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