da Giorgio Trono
E’ normale che la carriera di un magistrato sia dovuta in larga parte all’anzianità di servizio e all’ appartenenza alle correnti varie? E’ normale che il Csm sia organo controllore di coloro che lo hanno eletto? E’ normale che solamente passando un sia pur massacrante esame di teoria si possa decidere della vita delle persone senza che nulla si sappia sulle attitudini psicologiche del singolo giudice? E’ normale che un magistrato possa abbandonare la toga per darsi alla politica e riprendere la carriera di togato come se nulla fosse? Il guaio di questa riforma della giustizia è che individua i vari punti critici ma propone soluzioni non proprio soddisfacenti.
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