di Marco Poletti, Brescia
Dopo i tragici eventi londinesi mi sono chiuso in un digiuno mediatico-televisivo. Non voglio farmi rubare il cuore dall’ansia e dall’angoscia e so che il reiterarsi all’infinito di quelle immagini, di quei volti, mi farebbero cedere alla paura. Forse la mia è codardia, ma credo che l’accanimento mediatico, il vomito continuo di immagini di terrore e i reiterati allarmi alla fine facciano il gioco di chi di quel terrore è regista. Dopo la visione di certi telegiornali vedo crescere odio e timori, giusto quello che i terroristi vogliono. Non so in nome di che cosa venga perpetrato questo accanimento, ma mi chiedo se i videogiornalisti non si mettano una mano sul cuore e pensino alle conseguenze di ciò che fanno. Capisco il diritto d’informazione, ma certa informazione non aggiunge niente alla conoscenza di chi la ascolta.
Nessun commento.
Commenti chiusi.