da Alessandro Ceratti
Quando ho saputo che anche l’attentato di Londra era stato compiuto da kamikaze sono rimasto perplesso. Come ha detto Ian Blair, il capo della polizia, per fare un attentato in una città occidentale non c’è bisogno di kamikaze. Inoltre far morire insieme alle vittime anche gli attentatori lascia un sacco di tracce in più ai detective, che ora possono indagare tra le conoscenze dei terroristi. Dal punto di vista operativo è quindi controproducente. Inoltre uno degli attentatori sarebbe sposato con un figlio di 8 mesi. E’ plausibile che un mussulmano, con il senso della famiglia che si ritrovano, decide in quel modo abbandonando de facto la moglie? Sono quindi perplesso, molto perplesso. Mi vien da pensare che, se veramente i terroristi sono kamikaze, ci deve essere una ragione ideologica dietro. Per esempio: i terroristi sono consapevoli della non conformità al Corano di una simile azione che uccide tanti innocenti. Ma possono realizzarla proprio perché sono loro le prime vittime.
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