da Sergio Mancini
Cara Carla Bergamo, che ci posso fare se quand’ero giovinotto i miei vennero a prendermi per la collottola sul set di uno dei tanti spaghetti western in cui facevo il portatore di bibite e cibi per gli attori e mi mandarono a Milano a NON studiare alla Statale, tant’è che gli studi veri vennero ben più tardi. E che ci posso fare se mi piace il foie gras, quello con la e, che costa sicuramente meno del caviale, è buonissimo e per niente snob. E che ci posso fare se non mi piace la Soncini, di cui lei forse non ricorda il penoso tentativo di proporsi come la Bridget Jones italiana, tentativo a base di descrizioni di collant rotti e mutandine in disordine. E che ci posso fare se non mi piace Piperno per quell’esibita sciccheria di suo nonno, di suo padre e quindi per li rami anche sua? E che ci posso fare se nel pezzo proposto da Schiavone trovo insopportabile quell’«inessenziale» e quell’«ammutolente»?Era meglio morire da piccoli…
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