da Carla Bergamo
È vero, quanto successo a Londra è sconvolgente, per tutto quello che significa in termini globali, involvendo religione, politica, odio, e chi più ne ha più ne metta. Ma come dice giustamente M. Travaglio, pare che i morti si pesino e non si contino. Dovremmo mettere grandi titoli nei giornali tutti i giorni, i 20-40 quotidiani in Iraq, le migliaia in Africa; in Cina, ogni giorno un incidente o un’inondazione ammazzano decine di cinesi. Infine, prendiamo il mio Brasile, il paese del sole, mare, samba, caipirinha, Caetano Veloso e “toda gente boa” ; ebbene in questo paese apparentemente così spensierato, muoiono ogni anno circa 55.000 persone ammazzate da arma da fuoco, sono 60 morti ogni 100.000 abitanti solo nella città meravigliosa, Rio de Janeiro. Di questi 60, 2 sono vittime di “proiettili vaganti” (balas perdidas)…2 ogni 100.000, sono circa 200 l’anno i morti per caso, perchè si trovano nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Bambini, studenti, mamme, lavoratori, gente comune; morti ammazzati non da un nemico esterno, ma da un fratello, da un poliziotto, da un vicino, da un connazionale, insomma. Calcolando dunque che la media brasiliana di morti per arma da fuoco è di circa 30 ogni 100.000 abitanti e supponendo che quelli per bala perdida siano la metà che a Rio, potrebbero essere 1800 i morti “per caso” ogni anno. Ma forse esagero, spero, potrebbero essere la metà, comunque sono tanti. Oltre 10 volte i morti di Londra. Tutte queste morti violente sono comunque unite da un filo comune: miseria, disuguaglianza, bassa scolarizzazione. In queste condizioni, si creano eserciti facilmente manipolabili da chi ha interessi diversi da quelli che implicano solidarietà sociale, politica, umana. Ma come diceva appunto Toro Seduto (senza laurea in sociologia o economia o antropologia), riusciremo un giorno a essere tutti uguali e tutti morti.
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