da Roberto Pellicciari, Reggio Emilia
Giorgio Goldoni si tranquillizzi, non sono certo così eclettico da inventare legami fra stalinismo e cattolicesimo. Raccontando un aneddoto sul pane ho solo ricordato, senza voler indulgere a raffigurazioni letterarie alla Peppone e Don Camillo, un episodio con una famiglia di comunisti duri e puri nel cui comportamento, in quella particolare occasione, ho riconosciuto le comuni radici cristiane. Poi questi saranno anche stati stalinisti e covato chissà quali propositi liberticidi ma in quell’occasione misero a nudo l'”imprinting” ricevuto dai loro avi, tutto lì. E poi ho letto il libro di Pansa e anni fa, quando certe cose non le diceva quasi nessuno, “L’Italia della guerra civile” di Montanelli e parecchi suoi articoli. Tranquillo dunque! In ogni caso l’idilliaca terra si chiama Correggio, paese della saponificatrice ma anche di Antonio Allegri (vedi che si può essere l’uno e l’altro?) e pure di Bagni, di Ligabue, di Griminelli, di Tondelli (e perfino del bloggista Giulio Bulgarelli). Posso dare anche l’indirizzo dei panari cattocomunisti: via Monache 9 (ma non andarci, adesso ci abita uno col fuoristrada che vota Berlusconi).
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